Il coordinamento sosterrà l’attivazione dei diversi strumenti utilizzabili nell’intervento pubblico per le rinnovabili termiche: incentivazione, regolazione, informazione e sviluppo del monitoraggio statistico di un settore dei consumi di energia poco conosciuto. Come si legge nel comunicato, «il varo degli schemi di decreti ministeriali in attuazione del Decreto legislativo 28/2011 conferma, nonostante alcuni lodevoli propositi espressi, che la politica del governo di attuazione della direttiva 2009/28/CE continua a relegare nella marginalità il ruolo delle fonti rinnovabili termiche (solare termico, biomasse, geotermia, pompe di calore, biometano). »Ancora una volta, continua il comunicato, vengono compiute scelte che allocano nuove importanti risorse a carico delle tariffe senza un’analisi costi/benefici contestuale rispetto alle scelte di incentivazione per le Fer termiche e l’efficienza energetica come correttamente previsto dalla direttiva 2009/28/CE. Incentivare la crescita e le aziende competitive del made in Italy, come recentemente affermato dal Ministro Passera al Salone del Mobile, si traduce nel rilanciare il settore della green economy e, in particolare, delle energie rinnovabili. Si ribadisce, a tal fine, l’urgenza di recuperare il ritardo nella definizione di una politica chiara e condivisa per la produzione di calore e raffreddamento da fonti rinnovabili che valorizzi la specificità di queste tecnologie, che hanno differenziali di costo inferiori rispetto ad altre soluzioni, richiedono misure di incentivazione ridotte per il sistema paese, ma soprattutto necessitano di un miglior accesso al credito«.(Fonte CertineWs)