“Una ripartenza per tutto il Paese, con tutte le cautele del caso, accompagnata dai finanziamenti a fondo perduto. Questa è una ricetta di vitale importanza dopo quasi due mesi di stallo sostanzialmente totale”. Lo ha dichiarato Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia, intervenendo oggi sul canale Instagram de Il Sole 24 Ore per la diretta “#PostCovid, il mondo che verrà”. Alla luce del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che entrerà in vigore dal 4 maggio 2020, Pompei ha sottolineato l’importanza del fattore tempo per riavviare la macchina a breve, ma in sicurezza per i lavoratori: “Bisogna salvare le nostre imprese, scongiurare il pericolo fallimento e mettere al sicuro quei margini di competitività che avevano conquistato con grande fatica sui mercati internazionali. Serve un intervento forte per assistere le nostre aziende, molto vulnerabili in questo momento, anche per non farle indietreggiare rispetto ai competitor stranieri. Questa è una priorità da non sottovalutare, che va di pari passo con gli investimenti in infrastrutture e azioni sulla leva fiscale. C’è bisogno di aiuti, e non prestiti, come ha dichiarato Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno, associando all’industria il bisogno di 1.600-1.700 miliardi di euro nel breve termine.
Nel nostro Paese le piccole e medie imprese, cuore del tessuto imprenditoriale italiano, rischiano di pagare il tributo più alto per questa crisi, ma anche le aziende più grandi necessitano di aiuti, come più volte evidenziato da Confindustria nei giorni scorsi. Dopo un periodo di inattività così lungo, tantissimi imprenditori sono a corto di liquidità, tra pochi giorni scatterà la Fase 2, ma ci sono attività che non potranno ripartire nel breve termine perché sono più a rischio, specie laddove la prossimità fisica tra lavoratori o con la clientela è inevitabile. Penso al settore dei servizi, ai piccoli commercianti, alle forti limitazioni per la ristorazione e agli enigmi che sta per affrontare il settore del turismo.
In quest’ottica i finanziamenti a fondo perduto sono un fattore chiave, Bankitalia ha appena annunciato che oltre alle garanzie ci saranno risorse per le imprese con trasferimenti diretti da parte dello Stato. È auspicabile un supporto armonico anche a livello europeo e come spiegato da Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, serve un intervento forte per tagliare il costo del credito e stimolare il finanziamento dell’economia. Allo stesso tempo accolgo con favore le anticipazioni arrivate dal Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, che prevedono un Fondo di solidarietà nazionale per le micro imprese e le Pmi. Un nuovo decreto a favore della collettività è in arrivo e la priorità resta la liquidità immediata per tutti, mettendo da parte quella burocrazia che tante volte in Italia ha vanificato la piena efficacia degli sforzi compiuti”.