Panorama. L’articolo è corredato con foto aeree della zona di Portovesme (Carbonia-Iglesias), le quali rendono bene l’idea della possibile emergenza. E mentre le attenzioni sono concentrate sullo sversamento di 800 metri cubi di scarti della lavorazione dell’alluminio in Ungheria, nel centro del Mediterraneo esiste un bacino di 20 milioni di metri cubi di residui della lavorazione della bauxite, scavato nel 1975 da Euralluminia, in una zona a pochissima distanza dal mare. Nel 2009 i carabineri del Nucleo operativo ecologico hanno sequestrato i bacini di stoccaggio (nel frattempo Eurallumina aveva cessato la produzione) perché le acque della falda inziavano a riversarsi in strada per un danno alle tubature. Ora nuove indagini sul bacino sono affidate al ministero dell’Ambiente, che il magistrato ha nominato custode giudiziale del sito. (Fonte CertineWs)