Il concetto ribadito è che la sostenibilità deve entrare integralmente nell’attività d’impresa e la comunicazione deve essere integrata. In questo ambito la responsabilità sociale d’impresa ha un ruolo di grande rilievo, specie se si considera che già oggi il mondo creditizio si conferma attore di primo piano nelle politiche di cosiddetta “corporate social responsilbility” (CSR). Il rendiconto sociale è uno strumento efficace con il quale l’organizzazione informa i propri stakeholder su quanto è stato realizzato nel corso dell’anno, al di là degli aspetti economico-finanziari. Emerge che numerosi sono i vantaggi associati all’utilizzo di informazioni non finanziarie nei processi di rendicontazione. Tra questi: la valorizzazione del marchio e della reputazione; una migliore pianificazione strategica; l’attrazione e la fidelizzazione dei clienti. Da qui l’integrazione della responsabilità sociale nel business che dev’essere sostanziale, fare parte di strategie, processi, operazioni, delle relazioni quotidiane con gli interlocutori. Come è noto dal novembre scorso si è affacciata sul panorama internazionale una novità significativa. Si tratta della norma ISO 26000, subito adottata in ambito nazionale – e tradotta in italiano – come UNI ISO 26000 “Guida alla responsabilità sociale”.  (Fonte CertineWs)