Giappone, Ambasciata italiana contro allarmismi. In Cina atterra cargo con tracce di radioattività

Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Un aero cargo della All Nippon Airways è atterrato il 16 sera nella città costiera cinese di Dalian, nel nord est del paese, capoluogo della provincia del Liaoning. L’aereo era partito da un aeroporto giapponese nei pressi di Tokyo. Le autorità doganali cinesi e quelle dei controlli, ispezioni e quarantena, già allertate sui rischi nucleari, hanno constatato un livello di radioattività sul cargo, impedendo quindi di scaricare la merce. Mentre gli agenti cinesi stavano quindi decidendo sul da farsi prendendo le normali procedure, il comandante del cargo ha deciso autonomamente di partire dovendo seguire un piano di volo molto fitto. Secondo le informazioni, sul cargo sono state rilevati 2.2 micro sievert per ora, un valore 22 volte più alto del normale. L’aereo è ripartito dopo 3 ore dall’atterraggio, mentre i funzionari doganali cinesi attendevano istruzioni dai vertici sul da farsi.
La Cina non sarà toccata dalla radioattività fuoriuscita dall’impianto nucleare di Fukushima almeno nei prossimi tre giorni. Lo riporta un comunicato diffuso poco fa dal Comitato Nazionale Cinese per la Coordinazione delle Emergenze Nucleari, spiegando che l’incidente giapponese «non ha provocato nessun impatto sull’ambiente cinese e sulla salute pubblica dei cinesi». Secondo gli esperti meteorologi del comitato nucleare, inoltre, poichè il materiale radioattivo si è diffuso nelle acque orientali del Giappone, raggiungerà quelle del Pacifico e non raggiungeranno la Cina almeno nei prossimi giorni. Sulle coste cinesi, infatti, i tecnici non hanno rilevato tracce di radioattività nell’acqua, dal momento che le correnti fino ad ora, e per i prossimi tre giorni, spireranno verso oriente, spingendo l’acqua contaminata lontano dalla Cina. A rassicurare ancora di più i cinesi e gli stranieri che vivono in Cina, anche il ministero dell’ambiente che ha riferito che l’aria monitorata nel paese continua a mostrare normali livelli di radiazioni.

SINGAPORE BLOCCA IMPORT PRODOTTI ALIMENTARI
Intanto Singapore ha annunciato oggi il blocco delle importazioni di alcuni prodotti alimentari dal Giappone, dopo la scoperta di tassi di radioattività elevata in alcuni prodotti provenienti dall’arcipelago giapponese. Il blocco riguarda latticini, frutta, verdura, pesce e carne proveniente dalle quattro prefetture vicine alla centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo scorso. La decisione «E’ in linea con le precauzioni già prese da altri paesi come Stati Uniti ed Australia», ha indicato l’Agenzia degli affari agroalimentari e veterinari di Singapore.

FUKUSHIMA, SALE RADIOATTIVITÀ IN MARE
La presenza di iodio nell’acqua di mare nei pressi della centrale di Fukushima è aumentata fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge. Lo riporta l’agenzia Kyodo, citando la Tepco, la società che gestisce la struttura.

L’11 MARZO TSUNAMI DI 23,6 METRI DI ALTEZZA
Il sisma di magnitudo 9 gradi della scala Richter che l’11 marzo scorso ha colpito la parte nordorientale del Giappone ha provocato uno tsunami che in alcune zone ha raggiunto i 23,6 metri di altezza. L’onda gigante ha investito la città di Ofunato, nella prefettura di Iwate, ha riferito l’agenzia Kyodo News citando le autorità locali. La polizia giapponese ha intanto reso noto che il bilancio del sisma e dello tsunami è di 9.700 morti accertati e 16.501 dispersi. Questa mattina alle 8.56 locali una scossa di assestamento di magnitudo 4,9 gradi della scala Richter ha colpito la regione di Kanto.

MIGLIORA ACQUA, AMB. ITALIA CONTRO ALLARMISMI
Il governo metropolitano di Tokyo ha riferito che lo iodio-131 nell’acqua della città è sceso a 79 Bq/Kg, sotto la soglia di sicurezza per i lattanti a quota 100. L’ambasciatore italiano Vincenzo Petrone ha invitato, parlando con l’Ansa, a «evitare inutili allarmismi» e a «valutare la situazione nel giusto contesto». (Fonte CertineWs)

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