Secondo quanto riferito dalla compagnia, il nuovo piano di ammodernamento della centrale, che si affaccia sul Mar del Giappone, prevede anche la costruzione di sbarramenti protettivi intorno ai reattori, in modo da bloccare l’accesso dell’acqua nei locali interni e prevenire danni alle apparecchiature. Facendo tesoro della drammatica esperienza di Fukushima n.1, devastato dallo tsunami di 14-15 metri, nei giorni scorsi sono già stati trasportati nel sito i mezzi necessari per affrontare un eventuale blackout energetico, tra cui camion con generatori elettrici e autoclavi per il raffreddamento di emergenza. L’impianto di Kashiwazaki-kariwa, il più potente al mondo con la capacità massima di circa 8.000 megawatt divisa su sette reattori, è ancora in parte fermo per controlli di sicurezza seguiti al sisma di magnitudo 6,6 del 16 luglio 2007, che danneggiò il sito in maniera non grave. Controlli approfonditi sono in corso anche nella centrale di Onagawa, nella prefettura nordorientale di Miyagi, che, già ferma per la catastrofe del mese scorso, secondo i rilevamenti ha subito una scossa superiore al massimo previsto il 7 aprile, quando si è registrata una forte scossa di assestamento di magnitudo 7,1. Dopo lo scoppio della crisi di Fukushima, la Tepco ha deciso d’interrompere la costruzione del nuovo reattore (su due pianificati in totale) di Higashidori, nella prefettura settentrionale di Aomori, i cui lavori, iniziati a gennaio, avrebbero dovuto concludersi nel marzo 2017.
SISMA, MISURE DA 34 MLD EURO PER RICOSTRUZIONE
Il governo giapponese ha approvato oggi lo schema dell’extra budget da 4.015 miliardi di yen (circa 34 miliardi di euro) per la ricostruzione post sisma/tsunami dell’11 marzo, senza emettere – almeno per ora – titoli di Stato. Le misure messe a punto includono tra l’altro la costruzione di alloggi temporanei, la riparazione delle infrastrutture e la concessione di prestiti a basso interesse per le pmi. «Non è facile coniugare rigore di bilancio e necessità di sostenere spese di notevole entità», ha commentato il ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda. Quanto alle risorse finanziarie, il governo ha detto di voler rivedere alcuni programmi del welfare, ridurre i contributi alle organizzazioni internazionali e tagliare le spese dei parlamentari. A breve sarà preparato un secondo extra budget su cui il governo non ha detto chiaramente se vuole finanziarlo con nuovo debito, mentre diversi deputati hanno chiesto l’aumento dell’emissione di titoli di Stato o il rialzo dell’Iva, attualmente ferma al 5%.
GOVERNO, ALTRE 5 CITTÀ IN ORDINE EVACUAZIONE
Il governo giapponese ha incluso altre città fuori dal raggio di 20 km dalla centrale nucleare di Fukushima (la ‘no-entry zonè) nell’ordine di evacuazione a causa dei timori sugli elevati livelli di radiazioni accumulate. (Fonte CertineWs)