Le misure disponibili sulla fuga di radioattività dalla centrale di Fukushima, comunque, «mostrano dei livelli equivalenti al livello 7», il massimo della scala Ines degli eventi nucleari. «Continueremo a sorvegliare la situazione – ha detto un responsabile dell’organismo ufficiale -. È un livello provvisorio», ha aggiunto, spiegando che la decisione definitiva sulla classificazione dell’incidente dovrà passare all’ ulteriore vaglio di un comitato di esperti. L’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva fino ad ora classificato l’incidente di Fukushima al livello 5, corrispondente a «un incidente con delle conseguenze estese» con un «danno grave al cuore del reattore» ma con un «rilascio limitato di materiale radioattivo all’esterno». L’omologa agenzia francese lo aveva valutato di livello 6, pari ad un «incidente grave». Il livello 7, quello massimo, viene assegnato in presenza di un «notevole rilascio di sostanze radioattive» con «effetti considerevoli sulla salute e sull’ambiente».
SPENTO INCENDIO A FUKUSHIMA, NESSUN DANNO DA SISMA
È stato spento l’incendio sviluppato nelle scorse ore alla centrale nucleare di Fukushima, e l’impianto, secondo quanto riferito dalla società di gestione Tepco, non ha subito danni a seguito dell’ ultima scossa di terremoto, registrata poco dopo l’una ora italiana. «Al momento non si registra alcun black out nè altro danno a causa di quest’ultima scossa», ha dichiarato la società elettrica in una nota. Ieri la Tepco aveva fatto evacuare i suoi dipendenti dal sito dopo un altro sisma di assestamento, del 6.6, registrato non lontano dalla centrale. Intanto la stampa giapponese conferma l’intenzione del governo di Tokyo di rialzare la valutazione della crisi dell’impianto di Fukushima n.1, colpito duramente dal sisma/tsunami dell’11 marzo, dall’attuale livello 5 al 7, pari allo stesso di Chernobyl, che è il più grave finora mai registrato.
SCOSSA FERMA TOKYO, CONTROLLI IN AEROPORTO NARITA
La scossa del 6.3 registrata poco dopo l’una di stanotte ora italiana (le 8 del mattino in Giappone) al largo della prefettura di Chiba, a est di Tokyo, è stata fortemente avvertita nella capitale giapponese, dove, ad un mese di distanza dal disastro dell’11 marzo, i grattacieli hanno nuovamente oscillato. La metropolitana si è immediatamente arrestata, come sempre in questi casi, come pure i treni ad alta velocita Shinkansen diretti a nord e a sud della grande isola di Honshu. Le piste dell’aeroporto internazionale di Narita, il principale scalo della regione, sono state temporaneamente chiuse, per il tempo necessario a verificare che non vi fossero stati danni. Ieri, un’ altra replica di assestamento del 6.6 aveva scosso il nordest del Giapone, provocando smottamenti e uccidendo tre persone, secondo un bilancio diffuso dall’agenzia Jiji.
È UFFICIALE, FUKUSHIMA COME CHERNOBYL
L’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell’incidente nucleare alla centrale di Fukushima seguito al terremoto e allo tsunami dell’ 11 marzo, classificandola al pari del disastro di Chernobyl del 1986, il più grave mai verificatosi. La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata.
BORSA: EUROPA IN CALO SU TIMORI GIAPPONE, MALE MATERIE PRIME
Il calo delle Borse asiatiche e la situazione instabile in Giappone pesano sui mercati azionari europei, che hanno aperto tutti in leggero ribasso. In negativo è stato letto dagli operatori Bene anche lo scatto inatteso dell’inflazione a marzo in Germania, così l’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, dopo circa un’ora di scambi cede circa mezzo punto percentuale. Con la Borsa di Milano e quella di Madrid che appaiono quelle che con più convinzione tentano di passare al terreno positivo, male i settori delle materie prime (-2,5% l’indice Dj stoxx specializzato), dell’energia e ancora quello dell’auto. Qualche acquisto sui comparti anticiclici di alimentare e utilities. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra -0,52% – Parigi -0,64% – Francoforte -0,63% – Madrid -0,18% – Milano -0,22% – Amsterdam -0,42% – Stoccolma -0,57% – Zurigo -0,63%
FUKUSHIMA, DA TEPCO RISARCIMENTI PER 23 MLD DOLLARI
La Tokyo Electric Power company (Tepco) potrebbe essere costretta a versare indennizzi pari a 23,6 miliardi di dollari, secondo alcune stime fatte dalla banca d’investimento JP Morgan. Secondo alcuni esperti tuttavia, la società potrebbe finire con non pagare un centesimo. Per la legge giapponese infatti, gli operatori di una centrale nucleare possono essere esenti dal pagare i danni se l’incidente è stato causato da un disastro naturale le cui conseguenze sono inevitabili. «Un tema centrale per il versamento degli indennizzi sarà se quanto avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima può essere considerato un disastro naturale inevitabile», ha detto Tomohiro Jikihara di JP Morgan. Le azioni della Tepco hanno perso il 75% del loro valore dall’11 marzo, data del terremoto e dello tsunami. La società sta cercando di contenere la fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima 1 e oggi l’agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha alzato il livello di emergenza a 7, lo stesso di Cernobyl. (Fonte CertineWs)