Lo ha annunciato la Tepco, società che gestisce la centrale. I due tipi di robot comandanti a distanza verranno dispiegati ai primi di maggio. Ai Talon, attualmente in uso in Afghanistan, verrà affidato il compito di misurare i livelli di radiazioni e tracciare una mappa della contaminazione all’interno dei reattori. Sviluppati dalla società britannica QinetiQ Group Pic, questi robot sono forniti dal dipartimento americano dell’Energia. I robot giapponesi di modello Quince, sviluppati dall’Istituto di Tecnologia Chiba e l’università Tohoku, serviranno invece a far funzionare le pompe che innaffiano di acqua i bacini di stoccaggio delle barre di combustibile esaurito. Nella centrale sono già in funzione da metà aprile due tipi di robot americani, che stanno monitorando i livelli di radiazione, la temperatura, la densità dell’ossigeno e l’umidità all’interno dei diversi edifici.
RIPRISTINATA LINEA TRENO VELOCE NEL NORDEST
A 49 giorni dal sisma/tsunami dell’ 11 marzo è stata completamente ripristinata in Giappone la linea ferroviaria ad alta velocità Tohoku Shinkansen, che collega Tokyo con la prefettura settentrionale di Aomori passando per le regioni del nordest devastate dalla catastrofe. La linea era stata chiusa immediatamente dopo il terremoto, che aveva danneggiato le infrastrutture elettriche in circa 1.200 punti, e riaperta gradualmente non senza difficoltà nelle scorse settimane. Il gestore ferroviario Jr East ha mantenuto la promessa di ripristinare il servizio in tempo per oggi, primo giorno del maxi ponte festivo Golden Week che durerà fino a giovedì prossimo. Tra i passeggeri saliti stamani alla stazione di Tokyo, vacanzieri, uomini d’affari e anche volontari con lo zaino in spalla, tra i tanti che hanno scelto di utilizzare la settimana di festa per dare una mano nelle zone devastate. Il ripristino del treno proiettile Shinkansen è considerato una tappa fondamentale per la rinascita delle aree colpite dal sisma, come stimolo per le attività di ricostruzione e la ripresa dei flussi turistici.
CINA, SCOPERTI 30 CASI CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
La Cina ha reso noto di aver scoperto 30 casi di contaminazione radioattiva in passeggeri, navi e container che sono entrati nel paese dallo scorso 16 marzo. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina che riprende informazioni dell’autorità statale per la quarantena. I casi sono stati scoperti dopo che la stessa autorità ha cominciato a monitorare il livello di radiazioni in nove porti di ingresso in Cina, inclusi Dalian, Pechino, Liaoning e Zhejiang. Il primo caso, è stato scoperto proprio il 16 marzo a Dalian ed era relativo ad un aereo atterrato nell’aeroporto della città cinese proveniente dal Giappone. Altri casi di contaminazione sono stati riscontrati su navi e container, così come su due turisti giapponesi. Li Yuanping, portavoce dell’autorità per la quarantena, ha detto che i suoi tecnici continueranno a monitorare il livello di radiazioni sui prodotti e le merci in ingresso, soprattutto provenienti dal Giappone, per assicurare la salute pubblica. Lo scorso 8 aprile la Cina ha vietato l’importazione di prodotti agricoli e di cibo da 12 regioni giapponesi vicine alla centrale nucleare di Fukushima. Da quella data, non sono stati riscontrati livelli di radioattività su prodotti arrivati dal Giappone.
(fonte CertineWs)