Ma importante è anche sapere se il nostro Paese sia in grado di rispondere adeguatamente alla presenza di una nube radioattiva. Potrebbe arrivare in Italia ed essere pericolosa? Al momento, per quelle che sono le informazioni sul circuito internazionale, questa è un’ipotesi largamente non considerata come probabile». Lo ha detto il responsabile nazionale della Protezione civile, Franco Gabrielli, a margine di una conferenza stampa nella sede della Regione Marche in cui si è discusso delle risorse per far fronte ai danni dell’alluvione. «Abbiamo un sistema di calcolo, che è gestito da Ispra e si chiama Aries, che consente – ha proseguito – di verificare tutto il territorio europeo. La scorsa estate, quando ci furono gli incendi che hanno interessato la Federazione Russa e a un certo punto si era parlato della possibilità che potessero aver interessato dei boschi che erano stati investiti dalla nube di Chernobyl, attraverso questo tipo di calcolo abbiamo verificato se un’eventuale nube tossica poteva avere una ricaduta sul territorio nazionale e abbiamo visto che non era possibile» (Certinews.it)