Secondo gli organizzatori, i manifestanti erano 60 mila, riuniti vicino al santuario Miji, nel centro della capitale, sotto un sole cocente. Tra i presenti anche il premio Nobel per la letteratura, Kenzaburo Oe, che ha dichiarato alla folla: «Alcuni dicono che è impossibile fare a meno dell’energia nucleare, ma è una bugia. L’energia nucleare è sempre accompagnata da distruzione e sacrifici». In piazza anche alcuni abitanti di Fukushima Daiichi, costretti a evacuare le loro case. «Sarà troppo tardi per protestare dopo il prossimo incidente nucleare. Speriamo che quello di Fukushima sia stato l’ultimo», ha detto Kazuhiro Hashimoto, un operatore sanitario della regione di Fukushima. Il nuove premier giapponese, Yoshihiko Noda, ha promesso di annunciare entro l’estate del 2012 una nuova politica energetica in cui la parte nucleare sarà ridotta in favore delle energie rinnovabili. Prima dell’incidente di marzo scorso, il Giappone prevedeva di aumentare la quota di nucleare della sua energia elettrica da poco meno del 30% al 50% entro il 2030. (fonte CertineWs)