A beneficiarne saranno 30.000 famiglie giapponesi colpite dalla catastrofe. Un investimento che dovrebbe raggiungere 10 miliardi di yen (circa 120 milioni dollari) verrà impegnato per costruire i dieci impianti che grazie a una super produzione saranno in grado di vendere l’energia prodotta alle aziende pubbliche di distribuzione anche oltre la zona di interesse, ridistribuendo i profitti agli investitori. Si tratta della prima realizzazione della nuova politica energetica del paese che dopo il sisma del marzo scorso è contrassegnata dalla combinazione di approvvigionamenti tradizionali e di fonti alternative al nucleare, con una netta preferenza per quelle rinnovabili. (fonte CertineWs)