Giappone, produzione auto a -57,3% a marzo per effetto sisma

La catastrofe ha colpito duramente anche l’export, con un calo a marzo del 26,1% a 312.478 unità, nel primo risultato negativo da 15 mesi. La produzione domestica ha segnato crolli record per tutti i big del settore: -62,7% per Toyota a 129.491 unità, -62,9% per Honda a 34.754 unità e -52,4% per Nissan a 47.590 unità. L’associazione ha diffuso anche i dati relativi all’intero anno fiscale 2010, conclusosi il 31 marzo: la produzione totale delle case nipponiche ha avuto un incremento dell’1,5% sul 2009 a 8.993.975 vetture, nel primo aumento degli ultimi tre anni. In particolare, Nissan ha registrato un +4,6% (a 1.072.590 unità) e Honda un +1,2% (a 912.307 unità). Negativo, invece, il saldo del gruppo Toyota, che ha visto scendere la produzione interna del 6,3%, a 3.003.845 vetture. Risultato positivo, infine, per l’export, che nell’anno fiscale 2010 ha registrato un incremento del 17,5%, a 4.803.068 vetture, nel primo aumento da tre anni.

SISMA, -15,3% PRODUZIONE INDUSTRIALE MARZO
La produzione industriale giapponese ha segnato a marzo un crollo record del 15,3% per l’effetto del sisma/tsunami: il dato è peggiore del -8,6% di febbraio 2009, momento della fase più acuta della peggiore recessione dopo la Seconda guerra mondiale in scia alla crisi globale.
Le stime degli analisti oscillavano nella forchetta di -10,8%/11,4%, dopo l’aumento dell’1,8% di febbraio. I principali produttori nipponici si aspettano ora un parziale rimbalzo in aprile (+3,9%) e maggio (+2,7%), secondo il tradizionale sondaggio allegato al rilascio della statistica. Tutti settori seguiti, 16 nel complesso, hanno segnato pesanti cali: il comparto relativo ai trasporti è crollato del 46,4% in scia alla carenza di componenti, contribuendo alla metà del tonfo totale. I macchinari generici hanno ceduto il 14,4%, mentre l’11,4% il settore chimico.

FMI, BENE RISPOSTA GOVERNO MA RESTA INCERTEZZA SU EFFETTI SISMA
«La risposta del governo ha aiutato a contenere l’impatto economico ed il contagio sulle attività nel resto dell’Asia dovrebbe essere limitato». È quanto afferma il Fondo monetario internazionale nel nuovo rapporto sull’Asia sugli effetti del sisma ache ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo. «La situazione – osserva ancora l’Fmi – resta tuttavia ancora incerta».  (Fonte CertineWs)

Share Button