L’operazione potrebbe estendersi per sei giorni, è stato reso noto oggi. Si tratta, è stato sottolineato dal portavoce dell’Agenzia per la sicurezza nucleare ed Industriale, Hidehiko Nishiyama, che ha smentito che vi siano «pericoli immediati», di una misura preventiva. Lo stesso portavoce ha anche reso noto che operazioni analoghe verranno effettuate nei reattori 2 e 3.
L’iniezione di azoto nel reattore n.1 della centrale di Fukushima si è svolta «senza problemi». Lo riferisce la Tepco, il gestore dell’impianto, in merito all’operazione cominciata materialmente ieri alle ore 22.30 (le 15.30 in Italia) che punta a ridurre i rischi di un’esplosione dell’idrogeno.
La pressione nel serbatoio di contenimento del reattore, che contiene il nucleo, è risalita a conferma della riuscita dell’operazione. La Tepco ha appena reso noto che prevede di usare quasi 6.000 metri cubi di azoto, nell’arco di sei giorni, stimando di aver iniettato questa notte circa 200 metri cubi. A causa dell’ apertura delle valvole dei filtri, la società ha avvisato i comuni vicini all’impianto della possibilità di aumento delle perdite di particelle radioattive, anche se dall’ inizio delle operazioni non sono stati rilevati cambiamenti rilevanti nei valori dell’aria. La Tepco ha anche riferito che è andato avanti lo scarico nell’oceano Pacifico dell’acqua a bassa radioattività per consentire lo stoccaggio di quella con forte contaminazione: la maggior parte delle 11.500 tonnellate pianificate saranno rilasciate oggi, mentre la parte residua sabato. (Fonte CertineWs)