La fuga è possibile per tutti gli italiani, ma il comandante ha famiglia e poi ha un onore da difendere e che vuole difendere. Quello nei confronti di Schettino – ha aggiunto – è un massacro ingiustificato, connotato anche da illegittimità visto che lo si ingiuria e lo si denigra al limite del codice penale, ma non querelerà nessuno, abbiamo altri pensieri». Poi la versione sulla dinamica dell’incidente. «Schettino non è fuggito quella notte – ha detto l’avvocato Parascandola – Non ha abbandonato la nave, l’ha lasciata insieme ad altri. Lui stava sulla dritta della nave, il lato che si è inclinato. Ha lasciato la nave che si stava inclinando ed era pericoloso rimanere sia sul ponte, sia sulla lancia. C’erano anche i fumaioli nelle vicinanze ed era possibile uno scoppio. La cosa che più gli fa male umanamente – ha proseguito – è proprio il capo di indagine circa l’abbandono. Un’accusa infamante, conseguenza di quella brutta telefonata col comandante De Falco». (Fonte CertineWs)