«Le acque nere, le acque grigie, i rifiuti pericolosi, gli oli lubrificanti, i composti del cloro e dei metalli pesanti rappresentano, senza ombra di dubbio, un fattore di alto rischio ambientale» afferma Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente. «Basti pensare -spiega l’ambientalista- che, secondo uno studio dell’Environmental Protection Agency (Epa) una nave da crociera molto più piccola della Concordia, produce in media in una settimana 800.000 litri di acque nere, 4.000.000 di litri di acque grigie e circa 95.000 litri di acqua di sentina con oli». «Oltre a queste sostanze sono presenti all’interno della nave -continua Venneri- i rifiuti delle lavanderie, dei laboratori fotografici, detergenti, detersivi e prodotti chimici per la manutenzione della nave, le vernici e i liquidi contenuti negli accumulatori elettrici. Tutte sostanze che possono determinare una significativa contaminazione dell’ecosistema marino, molto fragile e delicato». «Ogni giorno che passa -sottolinea Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente- aumenta il rischio di possibile contaminazione per le sostanze provenienti dalla nave». (Fonte CertineWs)