ha dichiarato che “gli OGM oggi in commercio non giocano un ruolo significativo nell’alleviare la fame nel mondo, anche perché non sono stati sviluppati per questo tipo di obiettivo”. Nel rapporto si legge inoltre “Oltretutto, è bene ricordare che gli OGM oggi in commercio sono a prevalente destinazione zootecnica, energetica o tessile, e quindi il loro consumo diretto da parte dell’uomo è marginale”. Mario Monti, ex Commissario UE all’Antitrust, ha dichiarato, sempre al Forum Barilla, che : “ il problema è ora in carico alle autorità per la concorrenza a tutti i livelli nel mondo, e sta nell’evitare eccessivi squilibri monopolistici ed oligopolistici a favore delle grandi corporation. Più che di OGM, il problema è di EGM: Economie Geneticamente Modificate, laddove la pressione per l’uso di OGM e la ricerca su di essi cresce mentre la supervisione ed il controllo democratico su tali dinamiche non tiene il passo. Ciò che è necessario oggi è una migliore governance a livello mondiale, nello spazio e nel tempo. Nello spazio, in quanto ci troviamo di fronte a fenomeni globali che faticano ad essere affrontati a livello nazionale o anche d’area; nel tempo, in quanto le soluzioni devono tenere in conto non solo gli effetti a breve termine, ma anche le conseguenze nel lungo periodo”. Secondo il Report, “dall’analisi dei lavori scientifici disponibili emergono rischi ambientali legati all’introduzione di OGM nell’ambiente:

– Perdita di biodiversità
– Rischio di contaminazione (in particolare nelle aree di origine delle specie);
– Incremento nell’uso di pesticidi-erbicidi;
– Aumento del fenomeno di resistenza agli erbicidi;
– Danni all’habitat naturale per la fauna selvatica.

A conferma dei dubbi che ancora esistono, l’EFSA (European Food Safety Authority)ha indetto un Workshop per Marzo 2011 in cui verranno discussi insieme a ricercatori e stakeholders le controparti convenzionali sulle quali valutare l’equivalenza sostanziale degli OGM. (Fonte CertineWs)