Manfredonia: dopo i diversi appuntamenti a Piazza del Popolo a Manfredonia e presso il centro commerciale di Macchia, i sit-in organizzati dal “coordinamento delle associazioni provinciali per la tutela del mare del Golfo e del Gargano” contro l’invasione degli impianti eolici offshore si spostano nei comuni limitrofi. Sono migliaia le sottoscrizioni finora raccolte in calce alla petizione popolare per respingere “questo insensato attacco al valore del nostro sistema ambientale, paesaggistico e produttivo”. Particolare il ruolo dei pescatori locali: circa 400 di loro hanno già voluto esprimere il NO in atto. L’incredulità e il forte malessere dei cittadini testimoniano la ragione di questa battaglia civile condotta per non compromettere le sue autentiche potenzialità naturali. Si apre ora una nuova fase di questa vertenza: investire in modo più stringente tutti gli organi ministeriali e le istituzioni del territorio. “Ciò sarà fatto in primo luogo in forma documentale, riportando su basi corrette le valutazioni e gli atti degli organi decisori e ristabilendo verità su fattori tenuti nascosti da coloro che sostengono la fattibilità dei progetti eolici nel nostro mare, come la persistente attività di pesca, la presenza di fondali di roccia carsica, il difficile equilibrio ambientale non ancora raggiunto nel territorio dopo la chiusura dello stabilimento Enichem. “A rendere più evidente l’esigenza di alzare la guardia contro l’abuso del territorio è intervenuta la recente richiesta della società Energas (ex Isosar) dell’autorizzazione a realizzare a pochi chilometri dal centro di Manfredonia un deposito costiero di gpl che, con l’inceneritore di Borgo Tressanti e la bonifica dell’area ex Enichem, comprometterebbe ulteriormente “lo scenario”.
CertineWs/MGD