In particolare Decaro rileva che “il rispetto delle procedure derivanti dalla normativa HACCP comporta, da una parte, una notevole spesa per la redazione del manuale, a cura di consulenti di comprovata esperienza nel settore e, dall’altra, una serie di pressanti adempimenti amministrativi demandati normalmente al proprietario o titolare dell’impresa”. Pertanto, anche alla luce delle disposizioni dell’Unione europea che “esenta dall’applicazione dei criteri HACCP le microimprese e le piccole e medie imprese di ristorazione come panetterie, macellerie, drogherie, bancarelle, ristoranti e bar, a condizione che ottemperino scrupolosamente ai requisiti generali e specifici in materia di igiene formulati all’art.4 del Reg. CE n.852/2004 e di formazione del personale”, Decaro chiede che “le microimprese e le imprese medie e piccole del settore alimentare siano sollevate dagli adempimenti previsti basati sui principi HACCP”. Lo si legge in una nota diffusa dalla regione Puglia. (Fonte CertineWs)