Il G20 di Seul: tutto pronto per l’incontro dei grandi della terra

già arrivato. In una lettera inviata martedì, il presidente americano chiede agli altri leader del G20 – che avrà tra i temi principali la soluzione alla “guerra delle valute” – di fare la loro parte per ridurre gli squilibri fra le potenze esportatrici e gli importatori fortemente indebitati. Secondo Obama, un’economia forte è il più importante contributo che gli Stati Uniti possono fornire alla ripresa globale. Nessun Paese può raggiungere da solo l’obiettivo comune di una ripresa forte, sostenibile ed equilibrata, scrive il presidente americano nella lettera. Alla vigilia del summit un accordo tra i Grandi sembra però ancora lontano, soprattutto sul fronte valutario, con la resistenza della Cina a rivalutare lo yuan, come vorrebbe Washington. Dopo 14 ore di lavoro, infatti, gli sherpa, che stanno cercando di mettere a punto la bozza di comunicato finale su cui si confronteranno i leader, non sono ancora riusciti a raggiungere un punto di intesa. La bozza del vertice sembra indirizzarsi verso tassi di cambio determinati dal mercato e non frutto delle politiche dei vari governi. Ma c’è a immaginare che Pechino opponga ragioni di Stato alla soluzione. Ogni Paese è rimasto sulla sua posizione originale: nella bozza di comunicato al momento è tutto lasciato  in sospeso, perché nessuno è riuscito a trovare un accordo. Nel testo si dovrebbe fare riferimento al no alle svalutazioni competitive, al nodo valutario e agli squilibri delle partire correnti. Anche il premier Silvio Berlusconi, che a Seul arriverà giovedì, ha scritto una lettera ai colleghi del G20 sottolineando l’importanza di affrontare i temi della speculazione finanziaria e della manipolazione dei mercati, in particolare nei mercati delle materie prime.(Fonte CertineWs)

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