E tra i 20 imprenditori che sono rimasti con la patata bollente in mano (mentre i grandi nomi hanno dato forfait quasi subito), e continuano a pagare l’investimento in cui hanno creduto acquistando le quote del Polo (quasi tutti con mutui ultradecennali), vige il sospetto che alcune cifre siano state distratte. La situazione è drammatica: in questo luogo sono stati sacrificati 2.500 posti di lavoro. L’apertura del nuovo outlet, ai vertici del quale siedono nomi che avevano un peso anche nel Polo della Qualità, è vissuta come una condanna definitiva. Di qui le critiche al sindaco che ha concesso 600 licenze di vendite al dettaglio ed a Bassolino, la cui giunta destinò 7 milioni e 450 mila euro al Consorzio industrie Polo della Qualità, sebbene quei soldi a Marcianise non siano mai arrivati, per via di complessi cambi di destinazione. (Fonte CertineWs)