Gli accertamenti dei militari, scattati a seguito dei controlli per la tutela dei consumatori, hanno fatto emergere che uva e olive importate da aree geografiche non precisate venivano in realta’ ”spacciate” come provenienti da zone Doc o Dop. Una parte della cantine, dove venivano tenuti olio e vino pronti per essere immessi sul mercato, è stata posto sotto sequestro. I carabinieri del nucleo anti-sofisticazione hanno denunciato l’amministratore delegato della cantina ed il titolare, padre e figlio, per il reato di tentata frode alimentare.