Lo rileva la consueta indagine congiunturale che in provincia di Novara ha coinvolto 151 imprese novaresi, per un totale di circa 7.000 addetti ed un fatturato superiore ai 1,9 miliardi di euro, «I risultati dell’indagine si confermano positivi – commenta Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – seppur in assestamento rispetto a quelli del primo trimestre dell’anno. Realizzare interventi che sappiano rispondere alle attese di imprese e famiglie è un passo obbligato per ridare dinamismo alla nostra economia ed accrescerne il potenziale di sviluppo». A determinare il risultatopositivo tutti i comparti, eccenzion fatta per le rubinetterie. Le industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature, in particolare, evidenziano un incremento a due cifre, pari al +11,4%. Lievemente superiore alla media provinciale appare la performance della chimica-gomma-plastica (+2,6%), mentre risultano più contenute sia la performance del metalmeccanico (+2,2%), con le rubinetterie in calo del -6,7%, sia quella dell’alimentare, ferma al +1,6%.
Per quanto riguarda le prospettive per il terzo trimestre dell’anno, l’indagine rileva un raffreddamento della congiuntura in riferimento a tutti i principali indicatori. In particolare, circa il 34% degli intervistati dichiara di aspettarsi un calo della produzione industriale, a fronte del 24,3% che ne prospetta un aumento, generando un saldo di opinione negativo pari a -9,5 punti percentuale. Le previsioni pessimistiche prevalgono anche relativamente al fatturato, atteso in flessione da oltre il 34% degli imprenditori, quota che supera di 8,8 punti percentuale quella degli ottimisti. Analoghe le aspettative espresse nei confronti dei nuovi ordinativi, il cui saldo di opinione risulta negativo in riferimento sia alla domanda interna, attesa in diminuzione dal 37,5% degli intervistati contro il 19,7% che ne ipotizza un aumento, sia a quella estera, seppur in misura più contenuta, con un saldo ottimisti/pessimisti pari a -1,1 punti percentuale. (fonte CertineWs)