burocrazia e oneri, che allontanano le Pmi dall’ottenimento dei fondi richiesti, finiscono per spegnere le speranze di troppe piccole aziende La riforma degli incentivi pubblici, annunciata dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani dovrebbe dunque semplificare procedure e norme, favorendo al contempo strumenti di applicazione immediata, come i voucher per le imprese. Quali le misure da sfruttare oggi? Per il momento gli incentivi disponibili – che passano per Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – si riferiscono all’auto-imprenditorialità e l’auto-impiego per favorire l’occupazione, prevedendo contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. A questi si aggiungono le azioni per l’industrializzazione delle aree in crisi, agli investimenti per l’innovazione e quelli a beneficio dei progetti ad alto valore tecnologico. In questo contesto da evidenziare anche le agevolazioni previste dal FIT (Fondo per l’innovazione tecnologica) e gli incentivi FAR (Fondo agevolazioni per la ricerca) per la ricerca industriale. Infine, i provvedimenti operativi a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle Pmi, ormai datati 2008, per lo sviluppo e il consolidamento nei mercati extra UE. (Fonte CertineWs)