L’esplosione è avvenuta a Marcoule, a sud della Francia, a 30 km da Avignone. Lo scoppio non ha causato danni irriparabili e soprattutto non vi è una fuga radioattiva, come ha confermato anche il Commissariato all’energia atomica (Cea).
La centrale di Marcoule svolge attività di trattamento e condizionamento di rifiuti radioattivi a bassa attività, attraverso un processo di fusione di materiali metallici o di incenerimento di altre tipologie di rifiuti. Non si tratta pertanto di una centrale nucleare per la produzione di energia elettrica.
L’SPRA ha “richiesto l’intensificazione dei controlli e la segnalazione di eventuali anomalie, la cui presenza non è comunque attesa vista la natura dell’evento”. Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha dichiarato che “la situazione è in costante monitoraggio soprattutto con rilevazioni effettuate nel nord-ovest del nostro Paese”.(fonte CertineWs)