I dati prendono in esame quanti sono stati gli incidenti stradali, dove si sono verificati, quante sono state le vittime, con uno speciale focus storico dell’incidentalità stradale in Puglia dal 2001 al 2010 elaborato dal Centro regionale di monitoraggio sulla sicurezza stradale (Cremss). «Presentiamo ancora una volta i dati dell’incidentalità stradale raccolti dall’Arem, l’agenzia regionale mobilità – ha detto Minervini – perchè sappiamo che anche un solo decesso sulla strada è sangue sprecato». L’Arem, grazie a un programma informatico, raccoglie ormai in maniera sistematica i dati degli incidenti e li mette a disposizione del pubblico e dell’Istat. Secondo Minervini «l’impegno preso nella Ue nel 2001 era quello di dimezzare la mortalità stradale in un decennio. Alcuni paesi ce l’hanno fatta, l’Italia è arrivata al 42% di diminuzione».
Pierpaolo Bonerba, dell’Arem, ha ringraziato il personale delle forze dell’ordine che raccolgono i dati, ponendo l’accento sui positivi risultati della città di Bari che ha ridotto del 54% i decessi sulla strada, conseguendo l’obiettivo europeo. Vito Ferrante, per l’assessorato, ha illustrato i progetti di messa in sicurezza delle strade, 88 per i Comuni e 11 per le Province, con 25 milioni di euro di investimenti, tra i quali spicca la ‘control room’ per la polizia barese e una campagna di comunicazione che partirà all’inizio del 2012. «Non ci appaga – ha concluso Minervini – la diminuzione dei morti a fronte dell’aumento degli incidenti e proseguiremo con gli interventi strutturali sia attivi (rondò, incroci, piste ciclabili protette) che passivi (i tutor). Ma soprattutto deve crescere una cultura della guida responsabile: l’auto deve essere un mezzo per muoversi e non uno status per far crescere la propria adrenalina». (Fonte CertineWs)