La sfida alla fase 2 non può esimersi dalla valutazione sanitaria pertanto va fatta tenendo conto dell’emergenza sanitaria in atto. E’ sicuramente fondamentale ripartire subito ma con le giuste misure sanitarie per evitare un ritorno dell’emergenza. E’ altresì necessaria una profonda semplificazione della burocrazia ed un aiuto concreto in termini di incentivi alle imprese in modo da aiutare in maniera concreta, e veloce, a ripartire il sistema impresa e aiutare i talenti italiani a risollevarsi”
Lo ha dichiarato all’Agenzia di stampa Cinese Xinhua Giuseppe Arleo, coordinatore dell’Osservatorio per la ricostruzione economica dopo il Covid-19, fondatore dello studio Arleo, realtà specializzata in finanza per le imprese intervistato assieme al professore Tommaso Monacelli dell’Universita’ Bocconi,
L’Agenzia Xinhua è la maggiore e più antica delle due agenzie di stampa ufficiali della Repubblica Popolare Cinese, subordinata al controllo del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese.
Giuseppe Arleo, coordinatore dell’Osservatorio per la ricostruzione economica dopo il Covid-19, in dipartimento del think tank Competere, monitora il riavvio dell’economia europea dopo la fine della pandemia, ha affermato che il modo in cui viene svolta questa fase intermedia deciderà in che tempo l’Italia tornerà alla vita normale.
“La prossima fase deve essere eseguita correttamente”, ha dichiarato Arleo in un’intervista. “La sfida è bilanciare le esigenze sanitarie dei residenti, assicurando che siano il più sicure possibile, tenendo anche conto delle esigenze economiche del Paese”.
Arleo ha affermato che è chiaro come l’economia italiana non potrà attendere un vaccino contro il coronavirus per avviare la ripartenza, aumentando così la difficoltà nell’avvio della “fase 2”.
“Se si abbandona troppo rapidamente la fase 1, il virus potrebbe tornare in corsa”, ha detto.
“Il piano di avvio alla fase 2 deve prevedere la semplificazione della burocrazia ma anche la garanzia che le attrezzature sanitarie necessarie, come maschere e guanti, siano disponibili. La fase 2 occorre che sia fatta il più rapidamente possibile. Non possiamo rimanere nella prima fase a tempo indeterminato.”
“Il Primo Ministro Conte si trova in una posizione straordinariamente difficile, dovrà prendere decisioni importanti per superare il momento difficile”, ha concluso Arleo.