Un impegno che ha coinvolto 180 addetti. Tutto si è svolto, aggiunge Enel, con la massima attenzione all’aspetto ambientale. «Entrambi gli impianti, alimentati con olio combustibile ‘Btz’ con tenore di zolfo inferiore allo 0,3 per cento, hanno avuto emissioni molto al di sotto dei limiti imposti dalle Autorizzazioni ambientali integrate: a Livorno, secondo i rilievi dell’Arpat, non si è mai andati oltre i 500 milligrammi per normal metro cubo rispetto a un limite di 1050 milligrammi, mentre a Piombino non si è mai andati oltre la soglia consentita dei 400 milligrammi per normal metro cubo». (CertineWs).