Manovra, Proteste per tassa nautica

Vogliamo conoscere chi ha avuto l’idea di raddoppiare di fatto il costo di un posto barca dalla sera alla mattina con un’inutile balzello. Spiegargli che l’unico risultato di questa assurda scelta sarà un esodo incontrollato, fargli capire che sta affossando un intero settore e deprimendo ulteriormente l’azienda Italia, che il turismo estero si rivolgerà altrove, disertando definitivamente le nostre coste». «Un provvedimento di questo tipo – aggiunge – deprime se non annienta tutto un comparto e il suo indotto tra cui il turismo». Tantissimi gli interventi di velisti e appassionati del mare. E non manca l’ironia: «Cosa vi aspettate da uno che si chiama Monti?», scrive un iscritto al gruppo.

MARONI, COLPO DURISSIMO AL TURISMO PORTUALE
La manovra varata dal Governo Monti rappresenta tra l’altro, «un colpo durissimo al turismo portuale». Lo mette in evidenza, in una intervista a Radio padania, l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, evidenziando che di tutte le misure introdotte «una mi ha molto colpito perchè conosco l’impegno che il Governo Berlusconi e ministro Brambilla avevano profuso: la tassa sulle barche, non quelle grandi, gli yacht. Con la conseguenza che spariranno le barche dai porti dell’Italia, se ne andranno on Croazia, in Tunisia…». Insomma, si tratta di un «colpo durissimo a uno degli asset principali dell’economia italiana. Mi sembra folle. Si è visto cosa accadde in Sardegna quando Soru introdusse qualcosa di simile: sparirono le barche e succederà anche qui». «I nostri porti e porticcioli di marina – conclude Maroni – si svuoteranno con un aggravio per l’indotto importantissimo». (Fonte CertineWs)

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