Così Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori, commenta il ritrovamento di quantità di uova contenenti diossina, pcb e altre sostanze cancerogene in allevamenti, di piccole dimensioni prossimi a impianti industriali del mantovano. I campioni erano stati prelevati negli allevamenti rurali nel corso di una campagna straordinaria di indagine partita ad ottobre e che ha coinvolto anche allevamenti bovini. Negativi, finora, i riscontri per il latte, mentre almeno quattro partite di uova sarebbero risultate positive, circostanza che ha indotto l’Asl di Mantova ad emettere i primi divieti di consumo e di commercializzazione delle uova, degli ovoderivati e delle galline negli allevamenti rurali contaminati. Federconsumatori definisce il fatto “gravissimo” ed apprezza il ritiro ed il divieto di commercializzazione operato immediatamente dalla Asl. “Questa vicenda, però, mette in evidenza, ancora una volta, la necessità di un’intensificazione dei controlli e delle verifiche nel delicatissimo campo della sicurezza alimentare” ha aggiunto il Presidente sostenendo che “un importante passo avanti in questo senso è stato finalmente fatto con l’indicazione di origine in etichetta per i prodotti alimentari, per la quale, da sempre, ci siamo battuti”. “Adesso è il momento di proseguire su questa strada, ripristinando la legge 263/62 con decreto d’urgenza, per garantire la tutela della salute pubblica, e disponendo sanzioni severe, anche di carattere penale, per chi tenta di lucrare sulla salute dei cittadini” ha concluso Trefiletti. L’allarme “diossina” si è diffuso all’inizio di quest’anno dalla Germania quando le autorità tedesche hanno vietato a più di 4.700 aziende di vendere la carne e le uova da loro prodotte, a causa di mangimi contaminati con sostanze chimiche cancerogene. (Fonte CertineWs)