Il treno sara’ sviluppato in una ampia gamma e con una grande flessibilita’ di composizione. Sara’ possibile abbinare da 2 a 6 casse e sara’ in commercio anche con un sistema ”politensione” per rispondere alle diverse tensioni di linea. Dunque, una duttilita’ massima proprio per adattarsi all’infrastruttura. ‘Un progetto che segue l’evoluzione della piattaforma dei treni regionali Firema. Tri si spinge oltre alle sue caratteristiche tecniche, infatti il treno puo’ funzionare sia con trazione elettrica e diesel per le tipologie di linee – elettrificate e senza rete elettrica aerea. Di fatto ad oggi le tratte ‘miste’ rappresentano il 40% di quelle complessive, ben 22,5 milioni di treni chilometri anno, sono sviluppati su vecchie linee. (Fonte Adnkronos)