Quest’anno la guida UNI, “Arriva la neve… usate la testa” ( scarica la guida), introduce nuovi utili consigli e indicazioni che arricchiscono l’ormai consolidato vademecum sulla sicurezza in montagna. Seguire le indicazioni prescritte dalla guida è fondamentale per ridurre il tasso di incidenti relativi agli sport invernali. In Italia, secondo i dati acquisiti dal sistema SIMON – gestito dall’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione di 24hAssistance e del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato – il tasso complessivo di incidentalità è in linea o addirittura leggermente inferiore a quello che si osserva in altri Paesi: in media si registrano 2 incidenti ogni 1.000 giornate di sci, contro 2,4 in Francia e addirittura 3,1 incidenti ogni 1.000 giornate in Scozia. Questo dato positivo va ascritto sicuramente all’opera di prevenzione e messa in sicurezza che in Italia raggiunge standard di eccellenza. Gli sport invernali sono praticati da un vasto pubblico, ma mentre lo snowboard è ancora un attrezzo che fa presa essenzialmente su un pubblico giovane, lo sci rappresenta in qualche modo la tradizione. Questo ha dei riflessi sugli infortuni registrati: l’età media dell’infortunato con la tavola è di 24,5 anni e la metà degli infortuni con lo snowboard interessa persone (per il 68% maschi) tra i 18 e i 30 anni. Tra gli sciatori l’età media degli infortunati è più elevata (35,5 anni) ed è più ampio l’intervallo di età in cui si osserva la metà degli infortuni (18-49 anni, grosso modo equamente ripartiti tra maschi e femmine). La maggior parte degli incidenti avviene in seguito ad una caduta accidentale dovuta a perdita di controllo dello sci o dello snowboard (73%), mentre gli scontri con altri sciatori contano per il 14% del totale degli eventi, percentuale, questa, in leggero aumento rispetto al 10% circa che si osservava una decina di anni fa.
Tra le principali novità introdotte dalla guida vi sono i consigli dell’Associazione Italiana Skiman per la preparazione e la manutenzione delle attrezzature da sci: un’attività che non richiede particolari competenze tecniche ma che è particolarmente importante per prevenire incidenti. Vengono quindi illustrate le regole da seguire per la preparazione dello sci, la manutenzione delle lamine della soletta, la regolazione degli attacchi, la scelta degli scarponi, dell’abbigliamento e degli accessori più adeguati.Inoltre la nuova guida fornisce informazioni sulle norme relative alle attrezzature per la viabilità invernale e ai sistemi di informazione meteorologica stradale RWIS (Road Weather Information Systems). Su questo argomento è stata recentemente pubblicata la norma UNI EN 15518 allo scopo di ridurre le diversità nei termini e nelle definizioni esistenti nel campo di questi sistemi informativi.
Confermate poi le norme relative a segnaletica e materiali tecnici. La segnaletica, come noto, svolge un ruolo importantissimo per garantire la sicurezza: sono diversi i casi in cui gli sciatori hanno causato inconsapevolmente valanghe e incidenti anche mortali. Proprio per questo motivo i gestori degli impianti di risalita sono obbligati dalla legge a installare specifici segnali sulle piste da sci, il cui grado di difficoltà deve essere chiaramente indicato con cartelli rotondi che indichino, in maniera corretta e visibile, pericoli e divieti. I cartelli devono avere forma, dimensioni, altezza dal suolo, colori, segni grafici corrispondenti alle norme UNI proprio per rendere più facile l’apprendimento e la memorizzazione delle varie informazioni.
Un altro aspetto importantissimo per la sicurezza sulle piste è l’utilizzo di materiale tecnico a norma, primo tra tutti il casco protettivo. Dal 2 marzo 2006 un Decreto del Ministero della Salute ha stabilito che i caschi protettivi – che i ragazzi al di sotto dei 14 anni di età devono obbligatoriamente indossare durante la pratica dello sci alpino e dello snowboard – sono quelli conformi alla norma tecnica UNI EN 1077. I “caschi sicuri”, conformi alla norma tecnica, si riconoscono perché marcati con l’indicazione EN 1077, oltre che con la sigla CE.
Altro accessorio fondamentale è la maschera da sci. Quella a norma UNI deve rispettare diversi requisiti: deve essere priva di bordi o rifiniture taglienti, deve essere progettata in modo che non possa penetrarvi né l’acqua né la neve, deve permettere il necessario ricambio d’aria per non appannarsi, essere sottoposta a prove di resistenza all’urto e composta da materiali atossici e anallergici. In aggiunta a questo la maschera deve essere provvista di una fascia elastica regolabile che garantisca il corretto posizionamento sul retro del capo e il materiale a contatto con il viso deve essere morbido e flessibile tanto da non creare disagi.
Altre attrezzature da sci per le quali esistono norme tecniche di riferimento sono le protezioni paraschiena (UNI EN 1621-2), gli scarponi (ISO 5355), le racchette da sci (ISO7331) e gli snowboard (ISO 14573). (Fonte CertineWs)