lo ha elogiato il portavoce del comitato ‘Sos Concordià, Alvaro Andolfi. Puntualissimo, dopo il forfait di ieri a causa delle cattive condizioni del mare che avevano bloccato i traghetti, Gabrielli s’è presentato stamane all’appuntamento con i residenti, quelli del comitato e quelli che non vi hanno aderito. Gabrielli ha riferito che la «la società Costa, che ancora una volta si è dimostrata molto seria, e rispettando le tempistiche che aveva dichiarato ha già interessato 10 società mondiali per rimuovere lo scafo nella maniera intera» e ha garantito «soprattutto che questa operazione avverrà nel rispetto della tempistica e si concilierà con il rispetto del territorio e con la salvaguardia dell’ambiente». «Io credo – ha aggiunto – che questi fossero i tre obiettivi che cercavamo e credo che Costa sia stata molto attenta e rispettosa degli obiettivi che ci aveva fornito nel tempo». Entro l’inizio di marzo, ha poi fatto sapere la Costa, i piani predisposti dovranno pervenire a Costa Crociere, che li valuterà insieme al Comitato Scientifico della Protezione Civile per arrivare a scegliere il progetto migliore entro la fine di marzo. È il tempo, ma in questo caso quello meteorologico, a dettare invece l’agenda delle operazioni di defueling, ha spiegato Gabrielli. Per portare il pontone presso la Costa Concordia e completare gli interventi preliminari al pompaggio del carburante, i tecnici hanno bisogno non di qualche ora di tregua ma di giorni. Forse nel fine settimana, se le condizioni di mare e vento miglioreranno, si potrà riprendere il lavoro. Oggi non era il caso. Così come sono bloccate le ricerche dei dispersi nella parte sommersa della Concordia mentre proseguono, come già il commissario aveva specificato ieri, l’ispezione delle parti emerse e la perlustrazione nei 18 km quadrati di mare attorno al relitto. Non è, infine, piaciuta al commissario la presa di posizione del Codacons che ha annunciato una diffida nei suoi confronti affinchè vengano riprese le ricerche. Il capo della Protezione Civile ha definito ‘irresponsabilè l’atteggiamento del Codacons. ‘Non ho mai dichiarato interrotte le ricerche. Davanti a persone che scherzano su queste cose creando ulteriore apprensione, sconforto e dolore in coloro che hanno perso i propri cari, non posso che provare grande perplessita«. Ancor più netto il giudizio del Comune del Giglio nei confronti dell’associazione: non rappresenta i cittadini dell’isola. Con controdiffida rivolta al suo presidente, Carlo Rienzi, a cui i gigliesi chiedono di »astenersi nelle definizioni gratuite attribuite all’isola«. (Fonte CertineWs)