E resistono paesi un tempo legati al patto sovietico come la Bulgaria, che vuole continuare a conservare impianti considerati pericolanti e pericolosi. L’uso del nucleare civile interessa da sempre la Russia, che investe in ogni campo energetico – compresi petrolio e gas – per vendere all’estero. Mosca dialoga da tempo con l’Iran per la costruzione degli impianti atomici di Bushehr, e si propone come possibile sito per la riconversione delle scorie. Anche se nel 1986 furono proprio Mosca e l’allora Urss a cercare prima di nascondere, poi di coprire sotto terra la catastrofe della centrale ucraina di Cernobyl. Una tragedia di cui tuttora non sono chiari i contorni. La Cina continua a investire sul nucleare per i suoi crescenti bisogni di energia, ma Pechino ha anche aumentato del 50% l’obiettivo di energia solare da raggiungere entro il 2015. India e Pakistan sono apparentemente più interessate all’arsenale atomico che non al nucleare civile. Dall’altro lato del Pianeta, l’America di Washington permette invece, senza limiti, che i capitali possano investire sull’atomo civile. (Fonte CertineWs)