Il Governo, sottolinea Kosciusko-Morizet, «chiede l’entrata in vigore integrale del piano e del calendario fissato dall’Asn». Per quanto riguarda il costo dell’operazione, rileva il ministro, «se pensiamo che una misura può aumentare la sicurezza, bisogna prenderla, qualsiasi sia il suo costo. In materia di sicurezza nucleare non c’è un equilibrio costo/benefici. Il rischio è infimo ma se la catastrofe avviene le conseguenze sono incalcolabili». I costi, aggiunge, «possono sembrare considerevoli ma sono da paragonare all’importanza del settore, un’attività estremamente capitalistica, al fatturato considerevole».
Il Governo francese, quindi, non considera nell’immediato la necessità di chiudere alcun reattore nucleare in Francia. «È quello che dice l’Asn. Ancora una volta la preoccupazione del Governo è che le segnalazioni dell’Asn, tutte le sue raccomandazioni, vengano recepite nel calendario che sarà fissato agli operatori. Se sarà così ci considereremo soddisfatti». Un operatore, invece, sottolinea il ministro, «può stimare che ci sono delle raccomandazioni impossibili da soddisfare e quindi decidere di chiudere un impianto. Spetta a lui decidere. Lo può fare per ragioni economiche e tecniche», come per esempio per la centrale di Fessenheim che richiede investimenti consistenti. (Fonte CertineWs)