Ad affermarlo, nel corso di un recento intervento riservato ai giovani studenti della Bocconi che è stato ricostruito da ‘Il Fogliò, è l’ad di Eni, Paolo Scaroni. Quello che è certo, aggiunge Scaroni, «è che sospensioni e ritardi nel nucleare si tradurranno in un aumento dei consumi di gas naturale, che è il combustibile fossile più pulito, e che è inoltre abbondante e facile da utilizzare. Solo in Giappone -sottolinea-, il disastro porterà ad un aumento dei consumi di gas di 10 miliardi di metri cubi all’anno quantità che verranno principalmente dal Qatar». Ad oggi, precisa l’ad di Eni, «l’unico paese fornitore dell’Europa in grado di far fronte ad un forte incremento della domanda è la Russia, che è già il nostro primo fornitore». (fonte CertineWs)