Un caso di successo nel panorama industriale italianò. Il dibattito è stato incentrato sulla proposta elaborata dalla comunità scientifica italiana di realizzare in Italia un nuovo importante esperimento di fusione, denominato ‘Fast’, che mira ad affrontare problemi di fisica e tecnologia cruciali per il funzionamento del reattore a fusione. Il completamento della costruzione di Iter e dall’avvio del progetto del reattore dimostrativo prevedono commesse del valore di alcuni miliardi di euro, e per potervi partecipare è necessario che l’Italia consolidi la sua posizione nell’ambito delle collaborazioni internazionali con la messa in cantiere di nuove iniziative, come appunto è il nuovo esperimento Fast. Da quanto emerso dal convegno è, quindi, necessario inserire Fast nel quadro delle collaborazioni internazionali, che potrà diventare una vera e propria infrastruttura di ricerca pan europea. Recentemente è stato ratificato un accordo di collaborazione tra l’Associazione sulla fusione italiana (Euratom-Enea) e quella polacca (Euratom-Ipplm) che prevede tra l’altro la progettazione di Fast, che mira a ricercare il consenso dei maggiori stake holder del programma. (Fonte CertineWs)