I sette paesi vicini si sono impegnati a condurre volontariamente ‘stress test’ di sicurezza, simili a quelli avviati nell’Unione sulle 53 centrali esistenti e le 87 pianificate. La collaborazione sarà definita nelle prossime settimane. Lo ha precisato oggi Marlene Holzner, portavoce del commissario Ue all’Energia, Gunther Oettinger, in un incontro con i giornalisti. «Ieri abbiamo avuto una riunione politica – ha spiegato la portavoce del commissario Ue all’Energia – che ha portato ad una dichiarazione congiunta. Una riunione di esperti nelle prossime settimane definirà i termini della cooperazione e si occuperà di chi e cosa sarà fatto, ad esempio di come saranno composte le squadre multinazionali» che saranno incaricate delle cosiddette ‘peer review’, cioè le valutazioni dei controlli da parte di terzi. «Speriamo che la riunione dei tecnici – ha aggiunto Holzner – si tenga nel giro di un paio di settimane, sicuramente prima della pausa estiva». Ecco il dettaglio dei 140 impianti nucleari interessati dall’accordo raggiunto ieri da Bruxelles con sette paesi vicini, secondo le indicazioni fornite oggi dalla Commissione europea: Armenia: una centrale nucleare e ne progetta una Bielorussia: due centrali progettate Croazia: una centrale Russia: 31 centrali esistenti e 54 progettate Svizzera: cinque centrali esistenti Turchia: otto centrali progettate Ucraina: 15 centrali esistenti e 22 progettate Totale impianti esistenti: 53 Totale impianti progettati: 87 Totale impianti: 140 .(fonte CertineWs)