Ottanta lavoratori dell’Isochimica di Avellino sono risultati contaminati dall’amianto. Lo ha detto, nella sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, il prof. Mario Polverino, direttore del Polo Pneumologico dell’Ospedale «M. Scarlato» di Scafati nel corso della presentazione dello studio da lui condotto negli ultimi due anni. «Il 100% degli operai salernitani che si sono sottoposti ai nostri accertamenti medici sono risultati contaminati dall’amianto», ha detto Polverino. «L’amianto – ha spiegato – è pericoloso per la salute poiché le fibre che lo compongono, oltre mille volte più sottili di un capello umano, possono essere inalate e danneggiare le cellule mesoteliali, provocando, in alcuni casi, il cancro. Se si depositano nei polmoni, queste piccole fibre possono dare origine a varie malattie, come l’asbestosi o il tumore, come appunto il mesotelioma». «É fondamentale che i lavoratori vengano controllati e monitorati per tutta la vita. All’interno del loro organismo hanno un killer pronto ad entrare in azione. É importante ricordare – ha ribadito Polverino – che vi può essere una latenza temporale particolarmente elevata, dai 15 ai 45 anni e che il rischio non diminuisce una volta eliminata completamente l’esposizione, ma rimane costante per tutta la vita”.
CertineWs/MGrazia d’Errico