Al momento, pertanto, non è stata commessa alcuna illegalità dai parte dei produttori dei succhi incriminati, almeno formalmente. Il sospetto dei ricercatori è che l’antimonio riscontrato nei succhi derivi dagli imballaggi, in modo particolare da quelli in Pet e Tetra pak. Poiché l’antimonio è una sostanza ad elevata tossicità, da tempo la Commissione europea ha stabilito che non può essere presente nelle acque destinate al consumo umano in concentrazione superiore a 0,005 milligrammi per litro. Lo studio danese che è appena stato pubblicato conferma che la problematica dell’antimonio è reale, ma è importante verificare se la principale fonte di contaminazione sia il materiale d’imballaggio o la contaminazione ambientale. (Fonte CertineWs)