La managerialità è una competenza specialistica che si apprende, come tutte le altre professioni, con percorsi accademici e di pratica professionale.
Le aziende di tutte le dimensioni si dotano sempre di competenze specialistiche professionali, il commercialista, l’avvocato, il consulente del lavoro, ma sulle competenze manageriali impera spesso un “fai-da-te” che porta la figura imprenditoriale e la sua famiglia ad occupare le posizioni apicali dell’azienda. E non parlo solo di PMI.
Se alcune competenze ad alto contenuto specialistico e impatto strategico, tipo la gestione finanziaria, le aziende, complice la crisi bancaria, hanno cominciato ad apprezzarle da qualche anno, con il perdurare del clima di volatilità, incertezza, complessità e il cosiddetto VUCA, di cui la crisi Covid-19 ne è un lampante esempio, tutte le competenze manageriali si renderanno sempre più necessarie, se non indispensabili alle aziende per sopravvivere, soprattutto in questo frangente. E stiamo parlando di centinaia di migliaia di medie aziende familiari.
A fronte di questa potenziale domanda l’offerta tradizionale di competenze gestionali risiede nella classica assunzione da dirigente o quadro full time o, per progetti specifici, nel temporary management, che al di là del tempo determinato, ha un costo e una modalità di erogazione non troppo dissimile da quella del classico contratto a tempo indeterminato full time.
Spesso tuttavia la dimensione delle aziende coinvolte non giustifica la presenza di un manager a tempo pieno e neppure il costo; tuttavia non sempre i manager, soprattutto quelli più qualificati, in passato accettavano posizioni part time e quindi a fronte di un rapido incremento della domanda il rischio è lo shortage di offerta. Le aziende potrebbero sempre rivolgersi alle classiche società di consulenza manageriale, che però hanno un approccio più “slide oriented” che di supporto operativo on site e che spesso impiegano risorse junior non sempre apprezzate dalla PMI.
Le cose tuttavia stanno cambiando rapidamente. Da un lato la disponibilità di manager qualificati sul mercato sta aumentando in maniera esponenziale, complice il decentramento funzioni centrali da parte di molte multinazionali e, allo stesso tempo, tematiche quali smart working e work life balance stanno diventando di dominio comune, anche grazie alla rivoluzione digitale che permette di lavorare anche lontani dall’azienda. Proprio il Covid-19, pur nella sua drammaticità ha dimostrato l’efficienza del modello di lavoro smart, anche in termini di costi generali. Si comincia ad affermare l’idea che il tempo ha un grande valore, non sempre barattabile con un compenso monetario.
Si stanno creando pertanto i presupposti di un rapido aumento dell’offerta di managerialità non nelle modalità tradizionali che abbiamo visto sopra, ma che abbiamo definito frazionale o con il termine anglosassone fractional executive: manager del futuro, pronti a rispondere ad una domanda importante da parte delle medie aziende in maniera flessibile, cost effective e adatta alla dimensione del nostro panorama produttivo.
Si tratterebbe a tutti gli effetti di una nuova categoria professionale, e di un nuovo lavoro, quello del “professionista della managerialità”, che nei prossimi anni potrebbe coinvolgere migliaia di manager, con benefici evidenti a livello sistemico perché questo nuovo lavoro da un lato potrebbe assorbire la disponibilità di competenze manageriali di qualità già attualmente presente, ma che si riverserà ancor più sul mercato nei prossimi anni, dall’altro potrebbe offrire un supporto qualificato e flessibile al nostro sistema produttivo per affrontare mercati sempre più competitivi e volatili, con un effetto benefico sulle aziende e quindi anche sulla occupazione in un circolo totalmente virtuoso.
YOURgroup ha saputo cogliere tempestivamente, ben prima di questa drammatica situazione i segnali deboli di questo “megatrend” cercando di coinvolgere, nei suoi 7 verticali specialistici (yourCFO, yourHR, yourDIGITAL, yourCEO, yourCPO, yourCMO e yourNEXT), cui si accede dopo un rigoroso processo di selezione, il meglio delle competenze manageriali disponibili sul mercato per poter dare una risposta sistemica ad un mutamento del mercato che a causa della crisi Covid-19 sarà sicuramente più veloce del previsto.