Polo Qualità: il giudice dice no al concordato

Roberto Giordano e Francesco Sbordone, i tre professionisti napoletani chiamati a gestire la liquidazione del complesso casertano del Polo della Qualità. Non è servita l’azione delle cinque aziende creditrici del Polo che hanno deciso, la scorsa settimana, di ritirare le rispettive istanze di fallimento. Non sono bastate le lettere dei soci e dei dipendenti della struttura, che hanno manifestato pieno sostegno al piano di rientro presentato dai liquidatori. Quali siano le motivazioni che hanno spinto i giudici a rigettare la proposta non si sa ancora. Si potrà sapere qualcosa di più preciso solo nei prossimi giorni. Resta, quindi, ancora in piedi l’offerta di 20 milioni avanzata da un gruppo imprenditoriale non italiano per l’acquisto dei beni invenduti del Polo della Qualità. A far ben sperare è la circostanza che nella scorsa udienza le cinque imprese creditrici del consorzio di gestione della struttura casertana hanno ritirato le istanze di fallimento. Un passaggio fondamentale, secondo quanto pensano i liquidatori, per avviare quel processo di ritorno alla normalità necessario a rendere di nuovo produttivo il Polo della Qualità. Nel dettaglio i liquidatori si muovono in due direzioni: la prima riguarda il recupero dei fondi che possono essere sbloccati solo attraverso i rogiti dei contratti di acquisto dei moduli già assegnati. Un’operazione che può portare nelle casse del consorzio almeno 20 milioni di euro. (Fonte CertineWs)

 

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