Il CTCU – Centro Tutela dei consumatori e degli utenti, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’allarme sulle possibili ripercussioni sulle tasche degli automobilisti. Non solo il caro – carburanti a vessare i portafogli, ci si metterebbe anche l’errore degli strumenti di misurazione (pompe di benzina). Secondo il Ministero, però, l’innalzamento dei livelli di tolleranza sull’errore non sarebbe una norma vessatoria, ma cautelativa.
La circolare ministeriale, inoltre, conterrebbe norme “più restrittive e garantiste anche rispetto alla normazione nazionale anteriore che non prevedeva sanzioni, in fase di controlli sugli strumenti in servizio”. Nessun danno ai consumatori? Intanto è da ricordare che il caro – carburante è stato, nei giorni scorsi, uno dei motivi delle mancate partenze degli italiani per le vacanze di Pasqua. Lo aveva reso noto Federconsumatori la scorsa settimana:
l’aumento del prezzo della benzina dovuto anche all’innalzamento delle accise di 2 centesimi al litro, avrebbe fatto restare a casa 6 italiani su 4 tra Pasqua e Pasquetta. Fatto sta, comunque, che resta la soluzione migliore fare carburante alle pompe low cost. Il risparmio ai distributori No Logo può arrivare fino a 10 centesimi al litro, cifra che si “sente” soprattutto sul pieno. (Fonte CertineWs)