Una nuova norma internazionale definisce i profili dei segnali acustici, utilizzati per trasmettere informazioni ai consumatori, connessi all’uso di un prodotto. Oggetti di uso quotidiano come il computer, la macchina fotografica o il giocattolo preferito di vostro figlio, saranno caratterizzati da segnali acustici facili da riconoscere. La UNI EN ISO 24500 “Ergonomia — Progettazione accessibile — Segnali uditivi per prodotti di consumo” – pubblicata nel dicembre 2010 – è destinata a migliorare la funzionalità e l’accessibilità dei segnali uditivi integrati ai prodotti di consumo, facilitando a tutti il loro utilizzo: persone con disabilità visive o uditive, anziani, persone temporaneamente disabili, persone prive di disabilità. La norma specifica i segnali uditivi utilizzati come strumento di feedback (di riscontro) per le operazioni o le condizioni dei prodotti di consumo
quando utilizzati da una persona. E’ destinata ad essere applicata, se appropriata, a tali prodotti a seconda della loro tipologia e condizioni d’uso, ai segnali uditivi a frequenza fissa utilizzata in applicazioni generali (chiamati anche “beep sounds”), ma non a frequenza variabile o suoni melodici. I profili dei segnali acustici contenuti nella UNI EN ISO 24500 adottano i principi di “progettazione accessibile” presentati nella Guida ISO/IEC 71 “Guidelines for standards developers to address the needs of older persons and persons with disabilities”. Torna dunque il tema dell’accessibilità, già protagonista di numerosi lavori normativi a livello internazionale, della Giornata mondiale della normazione 2010 (“Standards make the world accessible for all”) e del più recente workshop tenuto lo scorso novembre a Ginevra, che ha esaminato la necessità di elaborare norme per facilitare l’accesso a prodotti, servizi, ambienti. Elaborata a livello internazionale dall’ISO/TC 159 “Ergonomics” SC 5 “Ergonomics of the physical environment”, la UNI EN ISO 24500 è stata recepita a livello nazionale dalla commissione Ergonomia UNI. (Fonte CertineWs)