Referendum, Viminale: “Affluenza oltre 41%”

MARONI, HO RITIRATO SOLO LE DUE SCHEDE SULL’ACQUA
«Ho ritirato soltanto le due schede sul quesito relativo all’acqua e ho sbarrato il sì». Lo rivela il ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervistato oggi dal Corriere della Sera, sostenendo che «si tratta di un bene pubblico primario e la contrarietà alla privatizzazione è una posizione che la Lega ha sempre sostenuto». «Se passa il sì – aggiunge il titolare del Viminale – bisogna fare una legge per quei Comuni che non gestiscono in modo efficace l’acquedotto. L’amministratore pubblico che non è in grado di occuparsene non può rimanere a fare il sindaco e dunque farò una proposta normativa per far scattare il commissariamento, proprio come avviene in materia di rifiuti».

BINDI, COMUNQUE VADA È UNA VITTORIA POLITICA
Quorum o no, il dato è chiaro: «al di là del dato formale sul suo raggiungimento, mi pare evidente che il vento del cambiamento non si è fermato». Rosy Bindi mantiene la prudenza, ma in un’intervista al «Corriere della Sera» non nasconde l’ottimismo del Pd per il risultato positivo sui quattro referendum. «Se pure per un soffio si dovesse raggiungere il quorum, la vittoria politica -dice- è a favore dei referendari. Un’affluenza così forte, contro tre leggi così importanti del governo conferma un’inversione culturale e politica di cui il premier deve prendere atto». La partecipazione «è un dato che obbliga a riflettere anche da parte di Berlusconi e Bossi e degli altri massimi esponenti dell’esecutivo che hanno invitato a non votare». Quanto al presidente del Consiglio, «si dovrà rendere conto che la sua faccia non funziona più». I giornali di destra hanno impostato la campagna referendaria chiedendo agli elettori «volete che Berlusconi vada a casa?» e, quindi, osserva la presidente dell’assemblea nazionale del Pd «mi sembra che gli elettori abbiano detto di sì» A questo punto, «dopo una simile onda d’urto la verifica non potrà essere un passaggio formale. Visto il risultato delle amministrative, il referendum e la richiesta del capo dello Stato, in aula può accadere di tutto», perchè la coalizione di governo «non potrà essere salvata ancora una volta dai ‘responsabilì ». L’ultima riflessione è sul centro sinistra. Secondo la presidente del Pd ora si può «usare con meno timidezza l’espressione Nuovo Ulivo», un soggetto «capace di interloquire con il Terzo Polo. Casini che dice ‘meglio dare un voto sbagliato che non darlò conferma come i nostri elettori si siano mischiati». (fonte CertineWs)

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