Prosegue la campagna dell’associazione Sum, Stati Uniti del Mondo, dal titolo “Regioni libere da ogm”. L’idea, come spiegano i promotori, “è nata in seguito all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 834/2007 che ha esteso anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di Ogm, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene dal 2003 negli alimenti e mangimi convenzionali”.
“I prodotti biologici d’importazione contenenti tracce accidentali ed inevitabili di OGM, devono dichiarare in etichetta queste contaminazioni. Le richieste, perché vengano prese in considerazione dalle amministrazioni regionali, devono essere supportate da:
– DELIBERE DEI COMUNI in cui il Consiglio Comunale dichiara di aderire alla Campagna, condividendo le richieste da avanzare alla Regione di appartenenza.
– FIRME dei cittadini dei Comuni ai quali si chiederà l’adesione alla Campagna attraverso contatti personali e banchetti appositamente organizzati per la raccolta firme.
Dopo aver raggiunto un elevato numero di DELIBERE COMUNALI e di FIRME della cittadinanza, le richieste verranno presentate al Presidente della Regione. L’Associazione SUM sta già promuovendo la Campagna REGIONI LIBERE DA OGM nella Regione Puglia. Ad oggi, sui 258 comuni della Puglia, hanno aderito alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” 109 comuni (più del 40%). Tutti coloro che vogliono fare qualcosa di concreto per fermare gli OGM possono farsi promotori della Campagna a partire dal proprio Comune.
CertineWs/MGD