Uno dei reati contestati ai quattro imprenditori al centro dell’inchiesta “Beverage” è proprio quello del commercio e distribuzione di sostanze alimentari pericolose. Un’indagine che riguarda 12 imprenditori, almeno tre aziende, e presunte truffe ai danni dello Stato per complessivi 5 milioni e mezzo di euro. L’acqua infetta, tra l’altro, secondo l’accusa è stata commercializzata con più marchi, ma dalle stesse società che si trovano indagate. (Fonte CertineWs)