Bufera sul policlinico di Messina: farmaci scaduti e carcasse di pipistrello

mentre una donna di 30 anni, Laura Salpietro, era in travaglio.  In breve nell’ospedale, finito nell’occhio del ciclone, sono arrivati anche gli ispettori del ministro per la Salute, Ferruccio Fazio, per fare luce su un altro caso di presunta malasanità, l’aborto di un feto malformato in un bagno, senza l’assistenza dei medici perchè tutti obiettori di coscienza. Dopo il clamore e lo scandalo suscitato dal diverbio nella sala operatoria del reparto di ostetricia, gli investigatori stanno cercando di mettere assieme gli elementi finora raccolti per ricostruire quanto accaduto a Laura Salpietro, alla quale è stato asportato l’utero per le complicazioni post-cesareo e al figlio, che ha subito due arresti cardiaci e per il quale si temono danni cerebrali. Ai magistrati, i carabinieri del Nas, che hanno ispezionato tutti i reparti del Policlinico, hanno consegnato una relazione che contiene una serie di irregolarità. In una delle tre sale operatorie del reparto di chirurgia vascolare gli investigatori hanno riscontrato carenze strutturali, di personale e igienico-sanitarie; la direzione sanitaria ha già chiuso in autotutela il locale. Nel pronto soccorso pediatrico sono state trovate 50 confezioni di farmaci (non salvavita) scaduti da circa due anni. Nell’area Utic (unità terapia intensiva coronarica) è stata rinvenuta la carcassa di un pipistrello ricoperta di ragnatele e nell’area farmacia è stato individuato un locale adibito a deposito di farmaci e dispositivi medici, carente dal punto di vista igienico-sanitario e strutturale. Trovati anche rifiuti speciali: toner e mercurio pericolosi per la salute pubblica. L’area è stata sequestrata. Nei corridoi seminterrati di collegamento tra i vari reparti, adoperati anche per il trasferimento dei degenti, sono stati rinvenuti accumuli di detriti, immondizia e materiali in disuso; il registro di entrata e uscita dei medicinali ad azione stupefacente del reparto di chirurgia generale a indirizzo oncologico non era aggiornato da tempo. Due persone sono state denunciate. Sulla vicenda della lite, il presidente della Federazione dell’ordine dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, assicura la propria determinazione per una valutazione disciplinare rigorosa. Al momento però l’Ordine di Messina preferisce non assumere decisioni.  Però, ciò che allerta noi e i comuni cittadini, è la triste certezza che se non fosse stato “scandalo”, le irregolarità riscontrate dai Nas sarebbero passate sotto silenzio.  (Fonte CertineWs)

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