Scoperta l’utilizzazione di materie prime scadute (anche da oltre due anni), manomissione delle etichette di colombe ed uova pasquali di origine industriale vendute come artigianali, carenze igienico sanitarie e irregolarità nelle procedure di rintracciabilità, cattiva conservazione dei prodotti alimentari. Sono 57 le strutture (pasticcerie, industrie dolciarie, imprese di produzione e vendita, depositi) chiuse dai Nas perché prive di autorizzazioni o perché carenti sotto l’aspetto igienico sanitario, per un valore che supera i 30 milioni di euro, affermano gli investigatori. Insomma…una buona Pasqua, all’insegna della qualità (che non c’è)! (Fonte CertineWs)