Sicurezza degli impianti: al vaglio del Ministero dello Sviluppo Economico la possibilità di unificare le verifiche di sicurezza con quelle previste dalla legge 10/91

A tal proposito è bene chiarire che le verifiche sugli impianti termici, e cioè sulle caldaie, fatti dal Comune o dalla Provincia riguardano esclusivamente i controlli del rendimento del generatore di calore, i parametri di combustione e il libretto per la sua corretta manutenzione, così come previsto dalla legge(10/91), tralasciando tutto il resto. A tutt’oggi si continuano a trascurare le verifiche sugli impianti domestici in generale: elettrici, termici, gas ecc. così come previsto dalla legge 46/90 (attuale D.M. 37/08), la quale prevede espressamente i controlli di sicurezza da effettuarsi a cura dei Comuni ed Enti preposti. Detti controlli non sono mai stati effettuati organicamente, anzi sono stati disattesi sebbene, nel caso di specie, siano stati più volte sollecitati dalla CNA per proteggere e qualificare ancor più la categoria e consentire una ulteriore possibilità di lavoro alle imprese artigiane per ciò che concerne i lavori di adeguamento. In considerazione di tutto questo è legittimo ritenere che una buona percentuale di tali impianti, specie quelli più vecchi, è in condizioni obsolete e pertanto non più idonea al corretto funzionamento mentre la restante parte addirittura è potenzialmente pericolosa. Il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE), che sta lavorando alla riscrittura del D.M. 37/08, ha la delega legislativa per emanare un decreto sulle verifiche degli impianti, non solo per quelli alimentati a gas, ma anche per gli altri compresi nel campo d’applicazione del D.M. 37/08, che presentano la necessità di essere controllati. Questa potrebbe essere l’occasione per unificare le verifiche di sicurezza con quelle previste dalla legge 10/91. Tutto ciò per disporre sempre di impianti ed apparecchi efficienti e “sicuri” e quindi per l’incolumità delle nostre famiglie. (Fonte CertineWs

 

 

 

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