Sicurezza, qualità e comfort: grandi assenti alla riapertura delle scuole

imbrattati, palestre malandate, sporcizia sovraffollamento. Edifici che avrebbero bisogno di una manutenzione, reputata urgente dagli stessi dirigenti scolastici, ma che tarda ad arrivare. Certificazioni sempre assenti all’appello, mentre aumentano gli episodi di bullismo e vandalismo. L’indagine ha esaminato un campione di 82 edifici scolastici di ogni ordine e grado, appartenenti a 11 province di 8 regioni: Piemonte, Lombardia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Sul totale  emerge che il 16% delle scuole è in condizioni pessime. La sensazione prevalente è che, nonostante gli appelli e le risorse messe a disposizione negli anni, la sicurezza scolastica resti ancora fanalino di coda nell’attenzione degli amministratori a livello centrale e locale. Solo una scuola su cinque, invece, riesce a raggiungere a fatica la sufficienza, spesso salvandosi grazie all’impegno per migliorare aspetti legati a qualità e comfort. Ma in sicurezza, strappare la sufficienza non è tollerabile: nessuno, infatti, salirebbe su un aereo rattopato ma ipertecnologico. Eppure per le scuole accade costantemente. Anche per quanto riguarda le certificazioni di agibilità statistica, la situazione è grave: la possiede poco più di una scuola su 3 tra quelle monitorate, dato particolarmente allarmante considerato che più della metà delle scuole esaminate si trova in una zona a rischio sismico. La percentuale si abbassa poi per quanto riguarda la certificazione igienico-sanitaria, presente solo in una scuola su quattro e quella inerente alla prevenzione di incendi, invece, è presente in una su tre. Dall’indagine emerge inoltre che il 15% delle scuole presenta crepe sulla facciata esterna e all’interno dell’edificio e che i distacchi di intonaco interessano gran parte dei locali. Il motivo di tanta fatiscenza è legato innanzitutto nella mancanza di manutenzione. La situazione si aggrava ulteriormente perché gli enti proprietari non riescono a intervenire in tempi accettabili. I responsabili del servizio di Prevenzione e protezione intervistati hanno risposto che, in caso di richiesta di interventi urgenti, due volte su tre, l’ente proprietario non è mai intervenuto. (Fonte CertineWs)

 

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